Gestione del rischio nei grandi eventi, la sicurezza in 5 punti

23/03/2015
13:29
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I grandi eventi sono per definizione anche grandi contenitori di rischi. A meno di un mese e mezzo dall’inaugurazione di Expo l’Anra, l'associazione che riunisce i risk manager e i responsabili delle assicurazioni aziendali, indica quali sono le principali aree di rischio che gli organizzatori dell’Esposizione Universale, o di qualunque altro grande evento, devono considerare e gestire per garantire la sicurezza di persone e cose.

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Nel caso di Expo, spiega il presidente di Anra Paolo Rubini, "i piani di sicurezza vanno elaborati con una certa flessibilità per renderli adattabili agli inevitabili cambiamenti che nascono sempre durante manifestazioni di tale complessità".

Il Viminale, segnala Amra, ha predisposto per la sicurezza dell’Esposizione Universale un piano apposito, stanziando 90 milioni di euro per sostenerlo: per vigilare sulla manifestazione saranno schierati 2.600 agenti della pubblica sicurezza, con compiti di presidio all’interno del sito espositivo e particolare attenzione alla sorveglianza notturna dei padiglioni, cui si aggiungono i 2.000 agenti già operativi su Milano.

Al di là della specificità di Expo, ogni evento – anche meno grande dell’Esposizione Universale – necessita di un piano di gestione del rischio. In generale, spiega Event Report, un efficace piano di sicurezza prevede 5 aree principali di intervento.

1. La valutazione delle possibili fonti di rischio: occorre verificare cosa è accaduto e cosa è stato fatto nelle edizioni precedenti dell’evento e valutare le caratteristiche del territorio, considerando per esempio le condizioni climatiche e lo stato delle infrastrutture.

2. L'identificazione di un comitato di sicurezza in grado di presidiare i siti o le location coinvolte, gli eventuali obiettivi sensibili (alberghi, aeroporti e infrastrutture) e le aree a maggiore concentrazione di pubblico.

3. L’elaborazione di un piano di emergenza per ogni location che definisca le azioni da intraprendere (evacuazione dagli impianti, percorsi alternativi in caso di problematiche alle vie di trasporto etc.) nel caso si verificasse una situazione critica.

4. L’installazione di sistemi tecnologici di sicurezza: da quelli di verifica negli aeroporti fino agli accrediti e ai metal detector nel sito dell’evento per filtrare e controllare gli accessi.

5. La selezione delle aziende partner della manifestazione: il rischio reputazionale è sempre in agguato, e una scelta poco felice può causare un notevole danno all’evento, ai suoi organizzatori e forse anche alla destinazione che lo ospita. Attenzione quindi a verificare le credenziali di sponsor e fornitori con i quali si definiscono accordi strutturati.

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