È stato un medico e uno scienziato, ora si prepara a trasformarsi in guida turistica per i musei. Watson, il progetto targato Ibm che consiste in un computer ad apprendimento automatico, potrebbe trovare delle nuove applicazioni.
Ad affermarlo è linkiesta.it, secondo cui un gruppo di ricercatori avrebbe testato il sistema realizzando una app in grado di spiegare le opere d’arte e anche di rispondere alle domande.
L’applicazione utilizzerebbe tutti i dati dei dispositivi mobile (come giroscopio, accelerometro e bussola) per individuare i movimenti degli utenti e fornire informazioni su quanto stanno osservando.
Usher (questo il nome della app) non è ancora disponibile, ma sarebbe già stato collaudato.