Sono oltre 18 milioni gli italiani intenzionati a visitare l’Expo nei prossimi mesi, o che lo hanno già fatto, ma il 57 per cento di loro dedicherà all’esposizione solo un giorno, mentre il 33 per cento si fermerà due giornate. Il dato emerge da una rilevazione condotta da Confesercenti con Swg sull’impatto dell’evento sul turismo interno.
Sul fronte delle motivazioni, quella indicata dalla maggioranza degli intervistati è l’unicità dell’evento (63 per cento delle risposte), mentre il 49 per cento si è detto convinto dall’opportunità di vedere le architetture delle strutture e il 40 per cento è attirato dal tema dell’alimentazione. Chi poi, ha già visitato l’Expo è rimasto soddisfatto nel 68 per cento dei casi e, per il 37 per cento degli intervistati, l’evento avrà ricadute positive, anche se modeste. Il 32 per cento pensa che sarà utile a rilanciare l’economia, mentre all’opposto il 31 per cento lo definisce uno spreco di risorse.
Il picco di visitatori italiani è previsto dopo l’estate; il mese più gettonato è infatti settembre, indicato dal 44 per cento degli intervistati, mentre il mese di apertura - maggio - ha raccolto appena il 6 per cento delle preferenze.
In questo momento per l’Expo sono stati superati gli 11 milioni di biglietti fatturati, di cui almeno 5 venduti e gli altri pagati con fideiussioni da tour operator e partner di Expo. Il primo mese di apertura ha poi registrato una media ufficiosa di 500mila visitatori a settimana; una cifra che, se applicata a tutti i mesi, sarebbe lontana da quei 20 milioni di ingressi previsti.
Tuttavia ci si aspettano dati più alti per questo mese, che dovrebbe vedere l’arrivo di più stranieri, in particolare gli statunitensi, che hanno già acquistato 800mila biglietti ma finora si sono visti poco.
