Oltre cento edifici storici trasformati in hotel negli ultimi dieci anni, per quello che ormai qualcuno definisce il fenomeno ‘Hotel Venezia’.
È il trend inarrestabile che sta vedendo la città lagunare trasformare i suoi palazzi di pregio e pubblici - ex scuole, università e tribunali - in hotel, b&b e locazioni turistiche, si legge oggi su La Nuova Venezia. Si parla ad esempio di Palazzo Papadopoli, dove ha preso vita l’hotel che ha ospitato le nozze di George Clooney e Amal Alamuddin; Ca’ Sagredo; o degli edifici comunali, Palazzo Gradenigo e Palazzo Diedio.
Un fenomeno che oltre a preoccupare gli abitanti, sta smuovendo anche gli albergatori, pronti a chiedere una moratoria per limitare le nuove aperture nella Serenissima che, secondo molti, si sta trasformando in un ‘dormitorio’. Nel 2015, riportano infatti i dati dell’Annuario del Turismo, gli alberghi erano oltre 400. Cifra cui si aggiungono gli oltre 20mila 500 posti disponibili nella ricettività alternativa e altrettanti non dichiarati.