Un laboratorio per fare ricerca, elaborare dati e indicare possibili sviluppi sul fronte del web marketing. Nasce con questo intento DigitaliaTurismo, l’osservatorio sul turismo digitale nel nostro Paese. A idearlo è l’azienda Marketing01, Google Partner, che proprio avvalendosi dei dati Google ha elaborato una ricerca sullo stato dell’arte del settore.
I dati sottolineano il forte ritardo della realtà imprenditoriale italiana rispetto alle aziende europee. Il 25% delle pmi, infatti, non ha nemmeno un sito internet o ne ha uno obsoleto. Del rimanente, solo il 18% svolge attività di marketing online dirette (ossia non mediate da aggregato tipo Expedia o booking.com). Un grande ritardo, che fa perdere agli operatori la grande maggioranza dei potenziali clienti, i quali infatti si rivolgono in massa agli aggregatori o comparatori di offerte.
"Saper comprendere la rivoluzione del web"
"Il tessuto imprenditoriale italiano - spiega Paolo Bomparola, ceo di Marketing01 - è costituito da migliaia di piccole imprese, e il settore del turismo non fa eccezione. Un tessuto di imprenditori e professionalità che deve saper cogliere appieno la rivoluzione che il web ha comportato per il turismo".
L’Osservatorio avrà dunque come scopo principale capire l’impatto delle nuove tecnologie sul settore dei viaggi, ma intende svolgere anche un ruolo di formazione “ad esempio - anticipa Bomparola - attraverso seminari di formazione gratuiti, incontri, affiancamento alle istituzioni, alle associazioni imprenditoriali e ai territori”.
Proprio questi ultimi, infatti, raramente svolgono azioni di marketing e promozione su internet se pensiamo, come spiega sempre la ricerca di Marketing01, che solo il 55% dei luoghi d’arte più importanti d’Italia ha siti e pagine social aggiornate e meno del 10% fa web marketing.
