Franceschini: "Gli indici delle destinazioni turistiche ci imprigionano"

di Amina D'Addario
26/02/2018
08:33
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Le classifiche internazionali sono spesso arbitrarie e non in grado di rispecchiare la molteplicità della nostra offerta turistica. E per questo, ha avvertito il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini (nella foto) intervenendo a un convegno sulla reputazione della Penisola organizzato da italiadecide e Intesa Sanpaolo, andrebbero prese con le dovute cautele.

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"Io sono per il partito del no index perché gli indici ci imprigionano - ha sostenuto il ministro -. Quando dicono che l'Italia è al quinto posto per il numero di arrivi internazionali mi viene da dire 'che importanza ha'. Nell'Ottocento eravamo i primi perché eravamo soli, mentre oggi ci sono 1,2 miliardi di viaggiatori nel mondo".

Una grande opportunità per la destinazione Italia, ma anche una sfida. "Il problema nel nostro Paese sarà governare la crescita impetuosa dei prossimi anni. Ecco perché dobbiamo puntare su un turismo sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, e non su quei flussi mordi e fuggi che passano velocemente e non portano ricchezza sul territorio".

Il ministro ha aggiunto: "Bisogna guardare a un target alto, a persone che possano rispettare il nostro patrimonio e cercare le eccellenze in tutti i campi".

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