Le associazioni di Confindustria dicono sì al Ministero del Turismo

14/05/2018
14:57
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“Un segnale importante con cui si riconosce, di fatto, il ruolo strategico del comparto e le sue potenzialità”. Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi (foto), motiva con queste parole il suo parere favorevole all’ipotesi delal creazione di  un Ministero ad hoc per il turismo formulata dal costituendo Governo.

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"Un settore che potrà dare slancio all'economia"
"Con oltre il 12% del Pil nazionale - aggiunge Palmucci - e con indicatori a lungo termine che mostrano una domanda in forte crescita, il settore può dare un apporto importante e nuovo slancio all’economia del Paese". La nascita di un Ministero dedicato, aggiunge il presidente, può contribuire enormemente allo sviluppo del comparto “supportando gli operatori e il Paese nel contesto di competitività internazionale in cui il turismo italiano si muove”.

Sulla necessità della figura di un ministro sganciato e autonomo dai Beni Culturali concorda l’ex presidente di Federturismo Confindustria e ora presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci. La sua posizione va di pari passo con una forte critica al ministro Franceschini: in un intervento che sarà pubblicato domani dal Mattino, Jannotti Pecci sottolinea come il Mibact non sia riuscito in cinque anni a dare al turismo il ruolo strategico che gli compete, impedendone così la crescita sostenibile e significativi incrementi occupazionali.

Dobbiamo rimuovere lacci e laccioli"
“I dati consuntivi del turismo italiano nel 2017 vanno al di là delle aspettative degli operatori - commenta -, ma una riflessione attenta ci dice come il loro consolidamento e l’avvio di un costante processo di sviluppo e crescita passa attraverso la rimozione di lacci e laccioli, che purtroppo persistono tuttora, e l’avvio di uno sforzo condiviso e congiunto, di pubblico e privato”.

"Il turismo non è ruota di scorta delle politiche culturali"
Secondo Jannotti Pecci l’errore di Franceschini è stato quello di avere “una visione ancillare del turismo, pronto a soggiacere alle politiche culturali, con un ruolo non da protagonista, ma solo da ruota di scorta”.

"Un comparto considerato finalmente strategico"
A rivendicare per il comparto turistico un ruolo di primo piano sono anche i vertici di Federturismo Confindustria: “Siamo lieti - dicono in una nota - di apprendere che il turismo sia stato formalmente inserito tra i settori considerati strategici nel programma del prossimo Governo, come da noi auspicato, spesso tra lo scetticismo di alcuni”.

E si dicono pronti a contribuire al processo di riforma della governance turistica e del sistema di promozione italiano “supportando il prossimo esecutivo con proposte e progetti”.

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