Veneto e Venezia in frenata, Caner: “Colpa anche delle campagne denigratorie”

26/08/2019
15:02
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È vero, l’estate non è ancora finita, però le prime cifre relative all’inbound in Veneto danno l’idea di un calo del turismo, sprattutto per quanto riguarda le spiagge della regione. A tirare le prime somme è l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner (nella foto), che segnala in particolare, appunto, il rallentamento delle località costiere, anche se precisa come la cifra vada esaminata nel suo insieme e l’effetto reale non sia così allarmante.

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“Inoltre - aggiunge - questo è un anno particolare: veniamo da cinque stagioni sempre con il segno positivo, una crescita costante di almeno 3-4 punti percentuali. Quindi, prima o dopo, si doveva arrivare all’anno della stagnazione”.

Spiagge in calo
Esaminando le cifre, le spiagge registrano un calo di 3 punti percentuali, montagna e laghi sono a meno 2, mentre le terme da gennaio a luglio hanno fatto registrare un incremento di presenze nell’ordine dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“Il trend - dichiara ancora l’assessore secondo quanto riportato da ilgiornaledivicenza.it - era prevedibile. Non solo perché non si può continuare a crescere. Ma anche perché c’è un altro fattore importante che è tornato a far sentire tutta la sua portata. Per esempio l’Egitto e la Tunisia sono tornate a non fare più paura. E i pacchetti all inclusive con 600 euro aereo e albergo quattro stelle sono imbattibili. Difficile competere su questo piano”.

"Su Venezia campagna denigratoria"
Segno negativo anche per Venezia a causa, secondo Caner, della campagna denigratoria a livello internazionale. “Venezia - osserva - non si merita titoli del tipo: “Non andate nella città lagunare perché è troppo affollata. Andate a Treviso o a Torino“. Il messaggio su cui la Regione sta puntando è semmai quello di invitare a visitare Venezia e di scoprire tutto il bello che c’è vicino”.  

Per battere la concorrenza interna e internazionale agli operatori serve puntare sulla qualità e soprattutto, conclude Caner, investire ancora in innovazione e servizi.

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