Shenzhou Travel: “Per riconquistare i turisti cinesi ci vorrà tempo”

19/01/2021
11:12
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"Se la Cina non avrà fiducia nell’Europa i visitatori cinesi non torneranno". Non usa giri di parole Claudia Ye, legale rappresentante della Shenzhou Travel, agenzia di viaggi con sede a Milano specializzata nell’accoglienza dei turisti provenienti dal gigante asiatico.

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Intervistata dal portale China Files non nasconde i suoi dubbi sulla veloce ripartenza dell’inbound dalla Cina. “Una volta che in Europa la situazione tornerà normale - spiega - bisogna vedere se sarà tornata anche la fiducia verso la sicurezza sanitaria”.

I dubbi restano
Una fiducia minata dal fatto che il numero dei contagi giornalieri allo stato attuale non si abbassa e che la gestione della pandemia “probabilmente è stata diversa da quella in Cina. E il fatto che anche in Italia si continui a sospendere o a rinviare i grandi eventi è un segno di come il governo voglia evitare assembramenti”.

Chiave di volta il ritorno degli eventi
A suo avviso sarà dunque il ritorno delle manifestazioni importanti la chiave di volta per rassicurare il mercato asiatico: “Allora aumenteranno pian piano anche i voli e i visitatori cinesi torneranno”.

Intanto, però, la situazione è ancora confusa “e non si sa se gli eventi che sono stati rimandati al 2021, come il Salone del Mobile, si terranno o saranno rinviati ulteriormente”.

L'anno peggiore
E racconta l’anno più travagliato per la sua agenzia: “Purtroppo abbiamo subito molte conseguenze; a febbraio abbiamo perso i visitatori cinesi che dovevano partecipare alla Fashion Week. Ad aprile la stessa cosa per il Salone del Mobile, che è stato rimandato. All’inizio, quando la pandemia era in Cina tutti quanti avevamo la speranza che sarebbe passata e che i turisti cinesi sarebbero tornati”.

Poi, però, il virus è arrivato in Europa, i voli sono stati cancellati, gli eventi anche “e le nostre attività si sono praticamente azzerate. Da quel momento abbiamo dovuto affrontare anche negoziazioni di ogni genere con le strutture in Italia e le aziende o agenzie in Cina per i rimborsi”.

La reazione
Una batosta pesante, inutile dirlo, ma alla quale l’agenzia ha saputo reagire: “Verso maggio, quando la situazione in Italia era più sotto controllo - racconta Claudia Ye - io e la mia famiglia abbiamo deciso di raccontare in prima persona sui nostri account ufficiali come fare turismo in pandemia. Ogni weekend visitavamo un luogo diverso nei dintorni di Milano e immaginavamo migliori misure di sicurezza annotando quanto di utile vedevamo e incontravamo. Il prossimo passo sarà quello di esplorare il territorio e cercare nuove collaborazioni. Sono convinta che pensare da soli sia limitante ma collaborando si arriverà a una strategia efficace”.

"La promozione darà frutto"
La sua speranza è che l’impegno di promozione del territorio fatto finora dall’agenzia possa influenzare i viaggiatori cinesi “che sapranno che c’è chi non ha perso tempo durante la pandemia ma si è preparato al meglio. E spero che potranno considerare l’Italia la loro prima scelta. Se riuscirò a raggiungere questo obiettivo allora il tempo della pandemia non sarà passato invano”.

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