La storia d’amore
del papà del glamping
made in Italy

23/03/2021
15:55
 

Dicono di lui che sia ‘il papà del glamping in Italia’. Olandese di nascita ma italiano nel cuore, Loek Van De Loo è colui che, per primo, ha diffuso e incentivato la crescita e il cambiamento in chiave glamour della vacanza all’aria aperta. Un modello di turismo che da sempre piace ai viaggiatori che arrivano nel nostro Paese da oltreconfine.

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“Abbiamo portato in Italia una tendenza che nella Penisola ha acquisito caratteristiche molto precise grazie alla cultura del bello”, racconta.

Per Van De Loo, il glamping è una filosofia. Dettagli e comfort di alto livello incrociano la freschezza del trascorrere il tempo en plein air, un’organizzazione orizzontale di spazi e servizi – tanto quelli privati quanto quelli comuni – con una totale immersione nel verde, un concetto di condivisione legato alla distribuzione degli alloggi capace di garantire anche la giusta tranquillità e privacy.

Glamour e libero
Gli amori dell'adolescenza sono i primi, quelli che non si dimenticano. E l'amore per l'Italia, per Van De Loo, è sbocciato così. Quasi per caso, durante una lontana estate del 1976. Arrivato per lavorare come stagionale in un campeggio, ha ceduto al fascino del Lago di Garda tanto da diventare, solo sei anni dopo, proprietario del camping Weekend a San Felice del Benaco, in provincia di Brescia.

Lì nasce, cresce e si sviluppa l’idea di portare i glamping in Italia.  Un’idea all’epoca visionaria ma oggi diventata lungimirante, visto che proprio il glamping è uno dei trend ai quali la pandemia sta dando la spinta maggiore, tanto da catturare anche l’interesse degli italiani.

Poi la crescita, passo dopo passo, fino a brindare al 2019 con una nuova sfida: la fondazione di Vacanze col Cuore, che nelle sue strutture punta a regalare esperienze uniche ed esclusive guardando sia al target famiglia sia alle coppie.  

E per il 2021, un obiettivo ambizioso: inaugurare il primo glamping made in Italy in Olanda con l'apertura del Papillon Country Resort a Danekamp. “Adesso - conclude - ci prepariamo a fare il percorso inverso, con un modello di glamping meno usuale per i nordeuropei: più curato nei dettagli, più attento al design, più ricercato e lussuoso, in un certo senso più vicino a quello che ho coltivato sul Garda e in Toscana”.

Una passione, insomma, che non si esaurisce e che è pronta a fare innamorare un po' tutti di questo modo di vivere la vacanza. Libera e chic.


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