ll ministro Garavaglia: "Difendere il turismo dal rischio infiltrazioni della criminalità"

23/04/2021
17:21
 

Che le mani della criminalità organizzata si siano allungate su tutti i comparti economici messi in crisi dalla pandemia, turismo compreso, è un dato ormai acclarato, ma le cifre Demoskopica pubblicati da Ansa danno un’informazione in più, quantificando l’impatto sul settore.

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Impatto che vede il dominio della ‘ndrangheta, con un giro d’affari di 810 milioni, pari al 37% degli introiti complessivi. A seguire la camorra, con 730 milioni e uno share del 33%, mentre la mafia ha registrato un business da 440 milioni (20%), seguita dalla criminalità organizzata pugliese e lucana.

L'azione del Governo
Un fenomeno preoccupante, su cui l’Esecutivo intende agire subito. In che modo lo spiega il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia (nella foto): “Il Governo - annuncia dalle colonne de Il Messaggero - sta elaborando formule di finanziamento trasparente in grado di sostenere gli operatori colpiti dall'impatto economico del virus, al fine di renderli impermeabili dalla contaminazione mafiosa”.

Le regioni più a rischio
Sei i sistemi turistici regionali che presentano i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico: Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia e Puglia. Sul versante opposto, sono quattro le regioni meno vulnerabili, presenti nel cluster delle realtà con un rischio basso di infiltrazione economica: Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
“La ministra Lamorgese - continua Gravaglia - ha chiaro il quadro e credo stia già adottando iniziative volte a frenare questo tipo di infiltrazioni”.

https://www.ilmessaggero.it/italia/turismo_criminalita_organizzata_mafia_camorra_ndrangheta_inchiesta_oggi-5915444.html?source=IPushNotification


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