Riforma guide turistiche, Federagit: “Le eccezioni sui requisiti favoriscono l’abusivismo”

27/10/2023
15:31
 

“Solo chi è in possesso dei requisiti previsti dalla legge può esercitare la professione di guida turistica. Introdurre eccezioni vuol dire vanificare l’obiettivo della legge sulle guide turistiche, che è quello di tutelare dall’abusivismo i turisti e di qualificare l’offerta dei professionisti abilitati”.  Così Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit Confesercenti commenta la disposizione - art. 3, comma 2 - della riforma, che permette l’esercizio della professione senza i requisiti se su base temporanea e occasionale, e in caso di aperture straordinarie, organizzate da persone giuridiche ed enti del terzo settore, di siti non qualificabili come istituti o luoghi di cultura.

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Per l’associazione “dopo anni in cui la professione è stata priva di una normativa di riferimento, creare una breccia nel sistema dei requisiti darebbe a quei soggetti che, approfittando del vuoto normativo, hanno esercitato abusivamente la professione la possibilità di rientrare nell’eccezione”.

Sottolineando come inizialmente il testo sia stato concepito “con un diverso spirito”, Caramello tiene a precisare che “al contrario di quanto dichiarato dal relatore, così come è la legge non ci soddisfa affatto, soprattutto in alcuni punti essenziali concordati con il Ministro negli incontri con le associazioni delle guide e le Regioni. Ad esempio, la norma sul volontariato, senza limiti precisi, non è gestibile. Così come inserire il tirocinio invece di prevedere una prova attitudinale o un esame per riconoscere le guide estere ma ancor più grave, non riconoscere, tra le finalità della visita guidata, anche lo scopo didattico. Le visite didattiche sono infatti tra le materie su cui le guide turistiche possono specializzarsi in fase di formazione e costituiscono una parte rilevante del lavoro delle stesse. Il rischio è che le guide siano escluse dai musei come già in diversi casi è successo in questi ultimi anni”.

La presidente di Federagit chiede perciò al ministro del Turismo Daniela Santanchè “di intervenire affinché venga ripristinato lo spirito originario della legge, quello già discusso e mediato nei vari incontri tra i rappresentanti della categoria, le Regioni e lo stesso Ministero”.


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