Capri, se la destagionalizzazione non è un’opportunità: hotel chiusi per il Festival ‘Capri,Hollywood’

02/01/2024
21:00
 

Destagionalizzare è una bella idea, ma non sempre è facile. Lo dimostra il ‘caso Capri’, che in questi giorni è al centro delle cronache per la ‘scarsa accoglienza’ che l’isola offre al Festival ‘Capri, Hollywood’, in corso in questi giorni sull’isola azzurra.

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A lanciare il ‘j’accuse’ è Pascal Vicedomini, patron del Festival, che ha lamentato la chiusura degli hotel dell’isola nel periodo in cui si svolge la kermesse, perdendo, a suo parere, un’opportunità di destagionalizzazione.

A stretto giro, arriva la risposta di Lorenzo Coppola, presidente Federalberghi di Capri, che dopo aver bollato come ‘ingenerose’ le critiche di Vicedomini, ha elencato i perché della chiusura degli hotel.

In sostanza, dice Coppola, con una stagione che parte ad aprile e si chiude a fine ottobre, restano pochi mesi per i lavori di manutenzione, che non si possono svolgere in inverno, vista la configurazione dell’isola. E ancora: “Per ospitare il festival gli alberghi andrebbero riaperti in sensibile anticipo per far ripartire il motore – aggiunge Coppola su repubblica.it -, con la difficoltà di dover reperire il necessario personale, cosa già difficile in estate, figurarsi in inverno”.  

La sostanza del discorso, però, è che l’apertura per il festival risulterebbe antieconomica per gli hotel. “Non ci sono i presupposti per trasformare una prestigiosa kermesse come il Festival cinematografico Capri Hollywood in una opportunità per l’isola e gli operatori economici, in particolare per gli imprenditori alberghieri” conclude il presidente degli albergatori.


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