Balneari, regioni in ordine sparso sulle concessioni: posticipato tutto a fine 2024

04/01/2024
10:50
 

Il caos regna sovrano sulle spiagge italiane, a causa dell’assenza di decreti attuttivi sulle concessioni e di regole guida omogenee. Buona parte delle regioni, nonostante non abbiano competenza in materia di concessioni demaniali marittime, ha indicato ai comuni di optare per la via del differimento delle attuali concessioni, che scadranno il prossimo 31 dicembre.

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Nel frattempo si spera che si definiscano regole omogenee, presupposto indispensabile per preparare i bandi di gara ed evitare così il ricorso degli esclusi dalle concessioni.

Così, ad esempio, in Sicilia con un decreto è stato deciso che le concessioni scadranno alla fine del 2024. Intanto, però, all’assessorato regionale Territorio e ambiente è stata istutuita una task force che, secondo quanto riportato da il Sole 24 Ore, dovrà preparare una direttiva operativa dai contenuti chiari per i concessionari, ma anche per le capitanerie di porto chiamate a verificare il rispetto delle norme.

La linea delle Regioni
Stessa linea quella seguita da Liguria e Toscana, dove la sezione dell’Anci ha invitato i comuni costieri a non indire, per il momento, procedure di gara. In Sardegna, dove ci sono circa 1.950 concessioni, la giunta di Christian Solinas ha prepararo una roadmap che prevede la mappatura delle coste, fase propedeutica alla preparazione dei Piani di utilizzo dei litorali (Pul) stilati dai comuni e dei bandi.


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