Il Brasile scopre l'Italia. La crescita economica del Paese trova la sua conferma nella sempre maggiore possibilità dei brasiliani di accostarsi al turismo e nella crescita delle richieste di prodotti turistici di lusso da parte dei buyer.
I dati del 2011 sui brasiliani in Italia offrono uno spaccato abbastanza chiaro dell'impetuosa crescita economica del Paese: nei primi 10 mesi dell'anno scorso, infatti, sono arrivati in Italia 341mila turisti brasiliani, con un aumento del 24% sul totale dell'anno precedente. Uno scatto in avanti che lascia prevedere, per i dati definitivi di chiusura dell'anno, altri incrementi: le previsioni degli operatori per il 2012 sono più che positive, e inquadrano incrementi che vanno da un 15 a un 50% anno su anno di turisti trasportati verso l'Italia.
E sono, fondamentalmente, big spender. “Il comune denominatore è l'esclusività dei luoghi – spiega Marco Tardio, responsabile di Cultour, Dmo brasiliano che ha aperto da poco il suo business verso l'Italia – e cominciamo a riscontrare da parte di alcuni Dmc l'acquisizione di una nuova filosofia di luxury travel, che privilegia le emozioni alle ostentazioni". La ricerca si orienta comunque, su prodotti lusso e di alto livello: “Guardiamo con particolare interesse ai viaggi di lusso – spiega Jorge Barbosa Elias, manager di United Tours – in particolare hotel e resort a 5 stelle".
Anche le destinazioni cominciano a diversificarsi: se vanno per la maggiore le grandi città d'arte o i centri business, c'è già chi si affaccia su altre mete: “Sicuramente la Toscana, Roma, Venezia e Milano sono le più gettonate – spiega Ana Gardano, responsabile di Bizness Viagens e Turismo – ma per quest'anno ho deciso di sviluppare anche il Piemonte", mentre Mario Buratta, manager di Fit Tour, sottolinea: "Funzionano le gradi città d'arte, ma anche le piccole e ora anche il prodotto 'country'".
Accanto alla crescita quasi 'fisiologica' di interesse per l'Italia da parte dei clienti brasiliani, si segnala la capacità dell'offerta di venire incontro alle richieste come uno dei motori per lo sviluppo dei flussi turistici in arrivo dal Paese. “Adesso gli italiani sono più aperti a vendere l'Italia ai brasiliani – spiega Ana Gardano – sono in grado di offrire i loro prodotti tagliati su misura per i nostri clienti".
