Turisti inbound: no alla tracciabilità

20/02/2012
11:13
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Mano più leggera sulla tracciabilità oltre i mille euro, ma soltanto per i turisti stranieri.

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Il nuovo decreto governativo sulle semplificazioni fiscali va in soccorso del turismo inbound, e, alla vigilia dell'esame del Consiglio dei ministri, attenua la morsa sul commercio lanciano un segnale di distensione verso i dettaglianti che quotidianamente hanno a che fare con i turisti stranieri.

Non dovrebbe, infatti, scattare l'obbligo dei pagamenti elettronici sopra la soglia del migliaio di euro, lasciando, quindi, all'acquirente, la scelta di utilizzare i contanti per pagare prodotti e beni e servizi del made in Italy.

Una deroga allo 'spesometro' che, tuttavia, imporrebbe una clausola: il rivenditore, in cambio di questa concessione, avrebbe, infatti, l'obbligo di richiedere, al cliente estero, la fotocopia del passaporto.

Tra gli obblighi a carico del dettagliante, il deposito, sul proprio conto corrente, della somma incassata entro l'arco di due giorni e del documento che testimonia l'effettivo pagamento della somma dovuta.

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