"Il malessere è trasversale e interessa tutto il territorio". Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto, commenta così le previsioni per il mese di luglio nella regione, previsioni che parlano ancora di calo di visitatori dopo un giugno già in flessione.
"Con agosto alle porte - aggiunge il presidente - consideriamo archiviata la partita del 2012. Ora inizia la sfida del 2013, che ci preoccupa fortemente. Anche alla luce dei fatturati in flessione ovunque nelle imprese del settore, che hanno mantenuto o addirittura ridotto i prezzi".
Venezia continua a tenere, anche se con una diminuzione del ricavo medio per camera in rapporto al 2011, come si registra ormai da mesi. "La città - spiega Vittorio Bonacini, presidente dell'Ava (Associazione Albergatori Veneziani) - regge anche grazie alla flessibilità delle condizioni economiche offerte al cliente e ai pacchetti soggiorno comprensivi di accessi museali e trasporti pubblici".
Tra le città d'arte tiene anche Verona, in linea con il 2011 e con lo scorso giugno, mentre a Treviso e Vicenza emergono i primi segni negativi sia rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sia rispetto al mese di giugno.
I risultati peggiori arrivano dal settore termale. "Luglio è un mese tradizionalmente di fiacca per il nostro settore, diciamo il peggiore dell'anno - dichiara Gianluca Bregolin, presidente dell'Associazione Albergatori di Abano e Montegrotto -. In questo mese il 30 per cento degli alberghi chiude. Per quanto riguarda agosto, le prenotazioni giunte finora segnano una percentuale negativa del 50 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso".
Il termale confida nelle prenotazioni dell'ultimo momento, "ma anche in questo caso - fa notare Bregolin - un dato positivo non basterebbe a compensare la flessione registrata da inizio anno sul fronte dei turisti che arrivano qui per le cure termali. Di conseguenza i fatturati sono scesi, da gennaio a oggi, del 15-20 per cento".
