"Gli stati dove l'economia cresce generano turismo, che diventa per noi una possibile fonte di reddito diffusa nel territorio".
La considerazione arriva dall'assessore al Turismo della Regione Veneto Marino Finozzi (nella foto), che punta il dito sui cosiddetti Paesi Bric come obiettivo da perseguire per incrementare i flussi incoming.
Un trend comunque già in atto, come rivelano i recenti dati diffusi dal Ciset. Per quanto riguarda il Veneto, si assiste in particolare a un forte incremento da parte dei movimenti dalla Russia, cresciuti già del 33,7 per cento nel corso del 2011 (724mila pernottamenti in totale), e che nei primi mesi dell'anno sono aumenti di quasi 20 punti percentuali. Da rilevare, inoltre, come la componente di spesa di questo mercato sia importante, considerati i 145 milioni di euro generati lo scorso anno. Trend diverso per i cinesi che, pur avendo fatto totalizzare oltre 500mila pernottamenti, hanno speso solamente 22milioni di euro.
"Non ci si può mai fermare sui risultati raggiunti - conclude Finozzi -. Su questo non possiamo restare indietro, sapendo nello stesso tempo che dobbiamo anche essere sempre più appetibili per i nostri mercati tradizionali, a partire dal quello dell'area tedesca, che da solo significa un quarto dell'intero movimento turistico che sceglie la nostra regione".
