Incoming, Emirati nel mirino dell'Italia

di Cristina Peroglio
21/10/2012
11:35
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Un mercato ricco, di cui l’Italia intercetta solo una piccola parte, ma che potrebbe contribuire a sollevare i bilanci di più di una regione.

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Gli Emirati Arabi continuano a mantenere buoni livelli di crescita economica, con una popolazione abituata al lusso, di livello culturale medio-alto e con una sempre crescente propensione a viaggiare. Secondo il rapporto congiunto 2012 realizzato dal Ministero degli Affari esteri e dall’Enit, i potenziali turisti dagli Emirati si dividono in due categorie: gli expat, ossia i residenti nei Paesi del Golfo per motivi legati alla propria professione, e un target famiglie allargato, che spesso viaggia non solo con moglie e figli, ma anche con la servitù.

La domanda turistica outgoing è in continua crescita, grazie anche alla capillare rete di collegamenti messa in campo da Emirates, la compagnia aerea di Duba,i e da Etihad Airlines, il vettore di Abu Dhabi.
Ma le mete principali guardano al subcontinente indiano, alla Thailandia, al Sudafrica e all’Estremo Oriente. In Europa, la parte del leone la fa Londra, ma ben quotate sono anche la Germania e la Svizzera, preferite per la qualità e gli standard alberghieri.

Forte plus per le destinazioni, soprattutto quelle che guardano al target famiglie emiratino, è la sicurezza, alla quale sono particolarmente attenti. Per quanto riguarda l’Italia, il traffico, che nel 2010 ha registrato 8.926 richieste di visto, è principalmente dovuto al segmento business, e le destinazioni sono quindi le città industriali o quelle legate allo shopping di lusso.

Fanno eccezione la Sardegna e l’Umbria, mosse da puro leisure.

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