Rotta verso la Cina per il prodotto Italia, che affila le armi per conquistare il potente mercato asiatico.
Con una spesa che in 10 anni è cresciuta del 10,9 per cento, il Paese si sta avviando ad occupare la quarta posizione mondiale nel segmento outgoing, e per questo guarda con interesse alle destinazioni che allargano le braccia ai cinesi.
E l'Italia vuole guadagnare consensi, forte della varietà dell'offerta: dall'arte alla cultura, dalla moda al clima, passando per l'enogastronomia.
La Cina, come sottolinea un servizio su 'Turismo d'Italia' nel numero di giugno 2013, costituisce una grande opportunità per il nostro Paese. Ma l'offerta è tutta da reinventare. Occorre una accoglienza più mirata, ad hoc per le esigenze dei cinesi, progettata in modo tale da calamitare la loro attenzione e battere altre mete concorrenti europee.
La posta in gioco è notevole. Secondo i dati di Banca d'Italia, segnalati dalla rivista di Federalberghi pubblicata da TTG, l'incremento dei viaggiatori era salito, già nel 2011, del 54,3 per cento nel nostro Paese, con i pernottamenti a +15,2 e la spesa in aumento del 30,8 per cento.
La versione integrale dell'articolo è sul numero di Giugno di Turismo d'Italia all'indirizzo www.turismod'italia.it
