La Cina sbarca all'Expo 2015 con 60 milioni di investimento

19/07/2013
11:21
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La Cina firma il contratto di partecipazione all'Expo 2015 di Milano.

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L'esposizione universale mette a segno un colpo decisivo con un investimento da 60 milioni di euro da parte del Paese orientale, a cui si accompagna un padiglione per Vanke, corporate partecipant e un ulteriore padiglione che si chiamerà China Enterprise Joint Pavilion. Al momento inoltre hanno aderito all'Expo 10 province cinesi e altre otto dovrebbero unirsi a breve.

Le attese dell'Italia nei confronti del mercato cinese in termini di arrivi internazionali per l'Expo sono alte: ci si aspetta un milione di visitatori. Per i quali, dice l'a.d. di Expo Giuseppe Sala "stiamo studiando pacchetti turistici".

Accanto alla missione in Asia che stanno svolgendo in questi giorni l'a.d. di Expo e il viceministro degli Affari esteri Marta Dassù, la Farnesina è al lavoro sul tema visti, Perché se è vero, come ha detto Dassù al Sole 24 Ore, che "dobbiamo proporre l'Italia ai cinesi come sistema Paese, renderlo attraente come meta turistica e di investimento" è anche vero che è necessario snellire e velocizzare le procedure di visto.

Nel 2012, secondo i dati forniti dall'ambasciata italiana a Pechino i visti d'ingresso rilasciati sono stati 285.000 in tutta la Cina tra Pechino e consolati di Shanghai e Canton; nel primo semestre 2013 sono già stati oltre 157mila su tutta la Cina (+19 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso). Il flusso dovrebbe almeno raddoppiare.

Si è appena chiuso il bando per aggiudicare la lavorazione preliminare delle pratiche e velocizzare i tempi e il Ministero si è impegnato a rafforzare gli organici della rete consolare.

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