Cene nei musei italiani, Firenze prepara il tariffario

24/07/2013
10:05
Leggi anche: città d'arte, firenze

Monumenti e musei in affitto per cene, aperitivi e eventi aziendali.

Pubblicità

È l'ultima tendenza, anzi il nuovo business che ruota attorno alla grande arte italiana, in particolare quella fiorentina.

Dopo la cena-evento organizzata dalla Ferrari, che per l'occasione ha fatto blindare e vietare il passaggio dei turisti sul Ponte Vecchio, il Comune di Firenze avrebbe deciso di aprire altri monumenti per appuntamenti mondani e di pubblicare un vero e proprio tariffario per gli affitti. Ne avrebbe uno pronto la soprintendente del Polo museale fiorentino, Cristina Acidini, scrive repubblica.it che ricorda anche le polemiche, "come quelle seguite alla sfilata di Stefano Ricci agli Uffizi, con cornice di guerrieri masai (costo 130 mila euro), o sull'affitto per un matrimonio indiano extralusso del Cortile dell'Ammannati a Palazzo Pitti (40 mila euro)".

Un fenomeno che sta interessando le grandi città d'arte della Penisola, ma che viene trattato ancora con circospezione.
"Prima vogliamo capire bene quali siano le richieste più congrue con la nobiltà dei vari luoghi - spiega al quotidiano la soprintendente del Polo museale di Venezia, Giovanna Damiani -. Le concessioni sono attorno ai 15mila euro al mese per il Museo archeologico di piazza San Marco, 1.000 per concerti a Palazzo Grimani, e presto toccherà al cortile della Ca' d'Oro, sul Canal Grande".

Intanto, in Sicilia, è il tempio di Segesta a salire agli onori della cronaca per una cena da 5mila euro di un gruppo di ricchi americani dentro il tempio di se gesta. "D'ora in poi - dice l'assessore regionale ai Beni culturali Maria Rita Sgarlata, secondo Repubblica - saranno permessi solo eventi adeguati al valore culturale dei siti".

Leggi anche: città d'arte, firenze

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook