Nel pieno di un'estate difficile per l'incoming tricolore, le Regioni scendono in campo e si attrezzano per rilanciare il turismo.
Si apre oggi, infatti, la due giorni della Commissione turismo della Conferenza delle Regioni, che si tiene a Santo Stefano di Sessanio, borgo abruzzese recuperato al turismo, dove gli assessori regionali cercheranno di mettere la proverbiale 'pezza' sulla sfilacciata stoffa dell'inbound della Penisola.
Anche perché i territori, come evidenziato ieri, sono gli unici che possono riuscire a far fruttare gli asset turistici e a trasformarli in denaro.
Molti i temi all'ordine del giorno per l'incontro fra gli assessori al Turismo delle Regioni, dalla fiscalità alla questione scottante dell'aumento Iva e del rischio di una ulteriore perdita di competitività per la destinazione Italia, dai programmi nazionali di incentivazione alla spinosa questione dei contratti del demanio marittimo.
Sotto i riflettori la ridefinizione del Codice del Turismo e il riavvio dell'esame del Piano Strategico, che le Regioni avevano emendato sotto il ministro Gnudi con una serie di osservazioni all'epoca ignorate.
Centrale nell'incontro la riorganizzazione dell'Enit, a cui si vuole affidare la gestione del turismo congressuale, la promozione e la creazione di prodotti per Expo 2015, il portale Italia.it e le connessioni regionali.
