La Cina dei big spender nell'obiettivo della meeting industry

di Mario D'Arrigo
11/03/2014
16:35
Leggi anche: Cina, Federcongressi&eventi

"Perché mai venire in Italia o in Europa per tenere una convention?".

Pubblicità

È il quesito lanciato da Marcus Lee, chairman dell'International China investiment. La Cina è stata protagonista di un seminario nell'ambito della Convention Federcongressi&eventi a Venezia.
"Per quel che riguarda il turismo nel suo complesso - afferma Lee - i cinesi spendono ora circa 102 miliardi di dollari l'anno, e lo shopping è ormai parte integrante del loro viaggio. La crescita annua è del 22 per cento, e dal 2002 siamo cresciuti del 479 per cento".

I viaggi leisure rappresentano il 77 per cento della torta e il turismo business supera di poco il 20. Ma l'importante è conoscere le preferenze della meeting industry cinese. "Innanzitutto un'unica struttura ricettiva - suggerisce Lee - e un soggiorno di 5 o 7 giorni di evento compreso".

I motivi per la scelta: al primo posto il budget, poi la sicurezza, l'immancabile possibilità di shopping e l'attrattività della location. "Last but not least i trasporti - conclude Lee -. Nel 2013 abbiamo fatto numerose convention in Messico, perché i collegamenti erano ottimi".

Leggi anche: Cina, Federcongressi&eventi

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook