Turismo sulla neve, i weekend trainano il fatturato

31/03/2014
09:38
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"È un dato che, in un momento di estrema crisi come l'attuale, rappresenta forse un primo, timido segnale di inversione".

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Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, commenta con queste parole il consuntivo delle settimane bianche e weekend sulla neve elaborato dalla Federazione.

Un consuntivo che, a fronte del calo di 4,2 punti dei visitatori italiani, segnala anche un incremento del 6,4 per cento della frequenza sciistica complessiva.

I nostri connazionali che, da gennaio a marzo, si sono recati in località sciistiche sono stati quest'anno di 7,53 milioni contro i 7,86 dello stesso periodo del 2013. Per il 68 per cento la soluzione preferita è il weekend, mentre solo il 32 per cento ha scelto la settimana bianca.

A preferire quest'ultima sono stati 3,64 milioni di italiani contro i 3,78 del 2013, segnando un calo del 3,7 per cento. In compenso i weekend sono aumentati dell'8,2 per cento. Il giro d'affari è stato di 2,31 miliardi di euro contro i 2,37 del 2013, mentre quello dei fine settimana è salito rispetto allo scorso anno, passando da 2,29 a 2,64 miliardi di euro.

Il giro d’affari complessivo del turismo bianco nel 2014, considerando tutte le voci di spesa, è stato pari a 4,96 miliardi di euro (rispetto ai 4,66 miliardi  del 2013).

Il Trentino-Alto Adige, con il 23,3 per cento della domanda, il Piemonte con il 10,6 e la Lombardia con il 9,7 per cento della domanda le regioni più frequentate dagli amanti della neve.

"Il calo percentuale dei vacanzieri italiani - osserva Bocca -, di coloro cioè che si sono mossi per un periodo di soggiorno in una delle molteplici località sciistiche del Belpaese, è stato superato dal numero complessivo degli sciatori che, peraltro, ha sostenuto il giro d'affari dell'intera filiera".

Il tutto, aggiunge il presidente, accompagnato da "un'attentissima politica dei prezzi degli albergatori italiani che da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato iniziative promozionali ed offerte in grado, alla luce dei risultati, di invertire la tendenza".

Alla luce di questo risultato Bocca chiede al Governo un alleggerimento dei costi del sistema ricettivo e "una rapida modifica del Titolo V della Costituzione, che ridia centralità alla promozione di questo settore che dimostra di essere quello maggiormente capace di produrre ricchezza ed occupazione".

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