Russia, cresce la voglia di viaggi: mercato primario per l'incoming

09/04/2014
10:15
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La Russia si dimostra ancora una volta un mercato fondamentale per gli operatori incoming, e la propensione alla spesa sarà destinata ad aumentare progressivamente.

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È la previsione di Euromonitor International, che ha analizzato il mercato russo sul fronte sia dell'inbound, sia dell'outbound. Quest'ultimo rimane l'aspetto principale dell'industria turistica russa, dal momento che, in base a un'indagine condotta dalla stessa Euromonitor, i viaggi sono una priorità per i consumatori del Paese e le spese per le vacanze all'estero continueranno a salire.

Le vacanze sono, infatti, al primo posto tra le voci di spesa, al di sopra di categorie come il cinema e il teatro, le nuove tecnologie e l'abbigliamento.

Un terzo dei russi intervistati ha poi dichiarato che si aspetta di spendere di più per le prossime vacanze, e la metà prevede che la spesa destinata a questo comparto rimarrà la stessa, mentre meno del 18 per cento ha detto che pensa di ridurre i propri investimenti.

"La nuova legislazione che regolamenta l'attività degli operatori turistici - spiega Vitalij Vladykin, senior research analyst di Euromonitor International - aumenterà ulteriormente la fiducia dei consumatori russi, spingendoli ancora di più ad andare all'estero, anche se il ruolo della Russia nella vicenda dell'Ucraina potrebbe gettare un'ombra sul turismo".

Per i prossimi cinque anni Euromonitor prevede una forte crescita anche dei viaggi domestici, soprattutto nelle regioni di Kostroma, Volgograd e Nizhni Novgorod.

Uno dei settori chiave è, poi, il mercato online: "Il settore dei viaggi - sostiene Vladykin - è una delle categorie di e-commerce di maggiore successo nel Paese ed è pronto ad espandersi sempre più".

In termini di utenti internet e sottoscrizioni mobile la Russia è il più grande mercato europeo e la penetrazione di telefonia mobile nel Paese ha ormai raggiunto il 98 per cento delle famiglie.

"La percentuale di utenti Internet - aggiunge Vladykin - è passata dal 25 per cento del 2007 al 53 per cento del 2012, con le aree urbane quali hotspot per la domanda di tablet e smartphone".

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