"L'Agenzia ha la necessità di cambiare, non possiamo essere conservatori, ma la rivoluzione è già stata avviata".
Andrea Babbi, direttore generale dell'Enit, si tiene alla larga dalle polemiche che stanno investendo l'Agenzia, ma di un dato è certo: la ristrutturazione e le iniziative all'insegna di una maggiore razionalizzazione dell'Enit sono già stati avviate. A dimostrarlo, secondo il direttore generale, i numeri del bilancio 2013 che vengono discussi questo pomeriggio in consiglio di amministrazione.
"Abbiamo aperto le porte a Camere di Commercio e a Provincie; a chiunque, insomma, faccia in maniera oculata iniziative attive per portare turisti in Italia" ha spiegato Babbi ripercorrendo le fasi del cambio di rotta.
"Abbiamo iniziato cambiando lo stand, abbiamo diminuito i prezzi di partecipazione alle fiere, facendo così capire che promuoversi sotto lo stesso tetto e abbandonare la logica individualista del passato conviene".
Una linea che ha contrassegnato anche la campagna promozionale sui mercati esteri che, ha ricordato il direttore generale, "ha permesso di affiancare la propria immagine inserendola accanto al logo Italia e a quello di Expo 2015".
