"Chi investe sul nostro prodotto Mediterraneo in questo momento può essere sicuro di investire in un jackpot".
Hisham Zaazou, ministro del turismo egiziano, lancia la sfida sull'altro Egitto invitando il mercato italiano a nuovi investimenti. "Si sta aprendo una nuovo era per l'Egitto - prosegue -. Il paese è più sicuro e chiediamo un impegno da parte degli imprenditori italiani per investire in nuovi resort e infrastrutture. Gli italiani sono stati i primi a scoprire Sharm e Marsa Alam, e l'Italia è stato il primo mercato a raggiungere un milione di arrivi. La settimana prossima sarò a Roma per una serie di incontri".
Il Mediterraneo egiziano, a soli due ore e mezzo di volo dall'Italia, è servito di quattro aeroporti e voli Egypt Air, e i 3mila nuovi chiilometri di strade in costruzione saranno completati tra un anno, facilitando l'accesso anche verso il deserto e oasi come Siwa. "Ma località lungo la costa, come Marassi, El Alamein e Marsa Matrouh, con mari incontaminati e la possibilità di raggiungere sia Cairo e Alessandria, dispongono solo di 7mila camere, mentre ne servirebbe almeno 15mila".
