La ritrovata stabilità politica della Grecia, con la vittoria di Syriza, non potrà che giovare al turismo. È quanto sostengono i player del Paese, ma anche i rappresentanti di Sete, l'Associazione delle imprese turistiche greche guidata da Andreas Andreadis.
Secondo loro proprio la vittoria di un partito che è espressione diretta di un movimento popolare alla ricerca del cambiamento porterà a un periodo di 'luna di miele', senza più tensioni, né disordini.
Inoltre "con il miglioramento della qualità dei nostri prodotti e servizi e la competitività dei nostri prezzi - dichiara Andreadis -, alimentata dalla svalutazione dell'euro e dalla caduta dei prezzi del petrolio, siamo fiduciosi di poter raggiungere, o addirittura superare il risultato del 2014".
Risultato che parla di 21,5 milioni di turisti e di un incremento di arrivi pari al 20 per cento rispetto all'anno precedente, nonostante un calo di 10 punti percentuali della componente russa.
"A questa cifra - precisa Andreadis - dobbiamo poi aggiungere anche i 2,5 milioni di passeggeri sbarcati dalle navi da crociera". Nel 2014 il settore del turismo ha portato nelle casse statali 14 miliardi di euro di entrate dirette; aggiungendo il trasporto aereo e via mare, così come il turismo locale, la cifra sale a 17,1 miliardi.
Una cifra che potrebbe impennarsi nel caso di uscita della Grecia dall'euro, anche se per ora questo è solo un argomento di discussione politica che non si è ancora tradotto in una mossa concreta. In ogni caso si tratterebbe di un processo lungo, che richiederebbe mesi di dispute politiche e che quindi, nel breve periodo, risulta altamente improbabile.
