Sono segnali concreti di ripresa quelli che giungono dall’inbound internazionale in Egitto nei primi mesi di quest’anno. L’ultimo bilancio pubblicato dall’Agenzia centrale di statistica del Paese indica infatti, per il mese di marzo, un incremento di arrivi di 10,6 punti percentuali rispetto all’analogo periodo del 2014: dai 754.700 dello scorso anno, i turisti nel Paese sono passati a 834.600.
Un’accelerazione che ha nell’Europa occidentale il suo principale motore, dal momento che quest’area ha contribuito al 37,8 per cento del totale turisti. Segue l’Europa orientale, con uno share del 37,3 per cento, mentre i mediorientali rappresentano il 13,7 per cento del totale arrivi.
Durante il 2014 i ricavi derivanti dal comparto sono saliti a 7,5 miliardi di dollari, ancora ben al di sotto dei 12,5 miliardi incassati nel 2010. Tuttavia i dati di inizio 2015 fanno ben sperare in un consolidamento della ripresa che, secondo quanto previsto dal governo del Paese, dovrebbe tradursi in un totale di entrate valutarie pari a 26 miliardi di dollari entro il 2020; per quanto riguarda, invece, il numero di visitatori, le previsioni indicano, sempre per il 2020, il raggiungimento della soglia dei 20 milioni.
