Il Governo dell'Australia ha emanato nei giorni scorsi una legge che impone una tassa sui Working Holiday Visa. La decisione è stata presa per equiparare tale formalità d'ingresso a quella degli altri professionisti che si trasferiscono in Australia per ragioni d'affari.
"I viaggiatori che arrivano in Australia per lavoro per noi sono un segmento di fondamentale importanza, soprattutto se si guarda ai giovani e ai giovanissimi - spiega Eva Seller, regional manager di Tourism Australia per l'Europa Continentale -. L'Italia in questo senso è un Paese che invia nella nostra destinazione moltissimi giovani che cercano lavoro".
Alcune fonti di stampa hanno annunciato che la nuova tassa si pagherà fin dal primo dollaro guadagnato. "Si tratta di una decisione molto recente, dobbiamo ancora capire esattamente cosa impone la legge, dopodiché adegueremo a questa decisione le nostre strategie di comunicazione e di promozione" aggiunge Eva Seller, che spiega che dal 2015 il Working Holiday Visa è stato aperto, con un limite massimo di visti, anche alla Spagna.
