Tariffe più care per musei e siti greci, il settore dice no

20/10/2015
14:04
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A partire dal prossimo anno visitare le antiche testimonianze della storia greca potrebbe costare molto caro ai turisti. Il Consiglio archeologico centrale del Paese ha infatti approvato il progetto che prevede un considerevole rincaro dei prezzi dei principali siti archeologici e museali a partire proprio dal 1 gennaio 2016.

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Un esempio su tutti: il biglietto d’ingresso per l’attrazione più famosa della capitale, il Museo dell’Acropoli, potrebbe passare da 12 a 20 euro a testa, mentre il Museo Archeologico Nazionale arriverebbe a costare 10 euro a persona anziché i 7 euro di oggi. Secondo i calcoli, questo provvedimento potrebbe arrivare a portare alle esangui casse statali almeno 21 milioni di euro aggiuntivi.

Anche se le nuove tariffe non sono ancora state confermate dal Governo, la nuova manovra non ha ovviamente lasciato indifferenti i player di settore. L’Associazione federale ellenica delle agenzie di viaggi e turismo (Fhatta) si è infatti fortemente opposta al provvedimento, chiedendo invece al governo un aumento più graduale per i prezzi dei biglietti, da spalmare nell’arco di tre anni in modo da mantenere competitiva l’industria del turismo del Paese.

“Il settore - dicono i rappresentanti di Fhatta - ha già dovuto assorbire l’aumento dell’Iva nel bel mezzo dell’alta stagione turistica, non può permettersi un rincaro di tariffe così elevato”.

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