Andamento in chiaroscuro per gli arrivi italiani in Australia.
Dopo otto anni di crescita costante che hanno permesso di raggiungere i 72mila turisti, il 2015 evidenzia una leggera flessione e il country manager di Tourism Australia, Matteo Prato, prova a spiegare i motivi: "A nostro avviso il calo è dovuto al miglioramento della situazione economica in Italia che ha fatto calare la richiesta del Working Holiday Visa: pensiamo solo che siamo passati dai 3.500 visti del 2008 ai quasi 20mila del 2014 con una crescita superiore al 400 per cento".
Situazione che si ribalta se si parla turismo leisure: negli ultimi anni è calata la domanda nelle agenzie mentre nell'ultimo periodo "l'Australia sta tornando la meta richiesta di un tempo". Sui target da incentivare la strategia dell'ente rimane focalizzata su giovani e honeymooner.
Giovanni Ferrario
