Egitto, Zaazou: "Il turismo è resistente, presto ripartiremo"

09/12/2015
14:05
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“Non posso dare una data certa, perché questa volta è diverso: questa volta noi siamo vittime di un problema che non è solo nostro”.

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Hisham Zaazou, il ministro del Turismo egiziano (nella foto), non azzarda previsioni su quanti mesi ci vorranno perché l’Egitto possa riprendersi le quote di mercato perdute durante questo periodo di sospensione dei voli dalla Gran Bretagna.

“L’Egitto - spiega il ministro alla Reuters - è anche incastrato tra ciò che sta succedendo in Siria e Libano, in Libia e, ora, anche a Parigi”. Lo scorso anno le casse del Paese hanno ricevuto, dal comparto turistico, 7,2 miliardi di dollari circa di entrate valutarie, ancora ben lungi dai 12,5 miliardi di prima del 2011.

“Speriamo - aggiunge Zaazou - che le cose migliorino nel 2016, ma dopo la ripresa dei voli qualche mese ci vorrà ancora”. Zaazou ha poi confermato di lavorare a stretto contatto con Gran Bretagna e Russia per affrontare i problemi di sicurezza negli aeroporti.

“Vogliono assicurarsi che ci sia una checklist, un manuale per ogni scalo. Quello che loro chiamano screening. Stanno rivedendo tutto questo processo e ci stanno chiedendo controlli aggiuntivi e attrezzature addizionali”.

L’Egitto, conclude Zaazou, è già sopravvissuto ad altre battute d’arresto in passato, “ma la freccia del turismo ha sempre puntato verso l’alto. Unaa dimostrazione inequivocabile di quanto il settore sia resistente alle crisi”.

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