Exploit della Spagna, i dati delle grandi catene alberghiere

16/08/2016
13:29
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Una stagione memorabile, quella che stanno trascorrendo le maggiori catene alberghiere spagnole, alle prese con un aumento dei flussi turistici che, settimana dopo settimana, non rallenta e va di pari passo con l’incremento dell’adr, la tariffa media gionraliera. A livello globale il tasso di occupazione oscilla sempre intorno al 90 per cento in tutte le principali destinazioni di vacanza della Spagna, compresi gli arcipelaghi che stanno vivendo un vero e proprio exploit dell’inbound internazionale.

L'adr aumenta a doppia cifra
Come riportano le fonti di stampa del Paese, Meliá sta registrando nelle sue strutture in Andalusia un tasso di occupazione (toc) pari all’80 per cento e un aumento dei prezzi intorno agli 11 punti percentuali rispetto all’estate del 2015. Per il Levante spagnolo il gruppo prevede un toc pari al 75 per cento e un rincaro delle tariffe di quasi 10 punti percentuali.

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A causa del riposizionamento delle sue strutture a Ibiza, invece, Meliá ha rialzato i prezzi del 50 per cento e sta registrando un incremento dell’occupazione camere pari a 26 punti percentuali sul 2015. Il toc medio si aggira sull’80 per cento anche alle Canarie.

Quest’ultimo arcipelago fa registrare, invece, addirittura il tutto esaurito per gli hotel Barceló e anche Riu sta riportando dati superiori alle migliori aspettative.

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