Croazia verso il record, ma il problema resta la stagionalità

14/09/2016
14:47
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La conferma arriva direttamente da lui, dal direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo: la Croazia archivierà l’estate 2016 come una delle migliori per il mercato italiano, e tutto fa presagire cha l’anno si concluderà con un nuovo record.

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“Da gennaio ad agosto - spiega Branko Curic (nella foto) - gli arrivi di italiani sono stati 997mila. Se pensiamo che in tutto il 2015 erano stati poco più di un milione, ci rendiamo subito conto del trend positivo”. Solo in agosto i visitatori dalla Penisola sono stati 480mila, 15mila in più rispetto all’anno precedente, e per la fine del 2016 le stime indicano in oltre 1.100.000 il totale di nostri connazionali nel Paese.

I flussi si concentrano ad agosto
Cifre imponenti che, però, ora impongono una riflessione: “Il nodo - spiega Curic - è sempre lo stesso: la concentrazione dei flussi nel mese di agosto, che da solo ospita il 45 per cento della totalità di visitatori italiani”.

Un mercato, il nostro, ancora troppo focalizzato sull’altissima stagione, ma Curic raccoglie la sfida: “Il nostro obiettivo - spiega - è allungare la stagionalità e, per farlo, stiamo agendo su prodotti che consentono di generare fluissi tutto l’anno”. I cluster individuati dall’ente sono cicloturismo, enogastronomia, turismo attivo, wellness, Mice e itinerari natura, “oltre al fatto che il turismo balneare è praticabile, in Istria e Quarnaro, per tutto settembre e anche ottobre”.

Stefania Galvan

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