Alla Cina il primato dei ponti: ma i megainvestimenti non pagano

29/09/2016
13:13
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Qualcuno lo annovera già tra le sette meraviglie del mondo moderno, ma una cosa è certa: il nuovo ponte in Cina che, con i suoi 55 km, collegherà Zhuhai a Hong Kong e Macao sarà il più lungo ponte interoceanico del pianeta. La prima fase di costruzione è già stata completata e fa di quest’opera un altro tassello nel puzzle dei record della Cina, cha vanta già il ponte sospeso più alto - a 565 metri dalla valle sottostante - e il viadotto più lungo, di 165 km.

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Opere da primato, così come sono da primato gli investimenti necessari per attuarli. Secondo Bloomberg, riporta lastampa.it, nell’ultima decade gli investimenti statali in trasporto, rete elettrica e conservazione delle acque hanno superato i 10.800 miliardi.

Ma un tale sforzo economico è ripagato, poi, dai risultati? Secondo un recente studio di Oxford la risposta è negativa: questa politica ha distrutto valore economico invece di generarlo e il 75 per cento delle infrastrutture sarebbero costate più del dovuto, mentre il 30 per cento delle strade costruite sarebbero già congestionate e il 41 per cento inutilizzate. E inoltre si sarebbe inciso per oltre un terzo sul debito enorme della Cina, che ha raggiunto i 28.200 miliardi. 

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