L’altra Tanzania spinge sull’Italia. Agenzie di viaggi in primo piano

di Isabella Cattoni
19/07/2019
16:46
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A chi pensa che la Tanzania turistica vada associata solo a Zanzibar o al parco del Serengeti, l’ambasciatore George K. Madafa (nella foto con Gloria Armiri, group brand manager di IEG) risponde deciso che esiste un altro volto del Paese, forse quello più suggestivo e meno sfruttato turisticamente.   

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In occasione di una visita agli uffici milanesi di IEG, l’ambasciatore spiega a TTG Italia come “Il nostro principale obiettivo sia quello di promuovere la parte sud e ovest del Paese, che presenta una grande diversità rispetto alle aree più battute e che proprio per questo si adatta a un turismo di nicchia, a un viaggiatore di fascia medio-alta che desideri puntare su un’esperienza a tutto tondo, fatta di contatto con la natura e con la popolazione locale  nel senso più vero del termine”.

Obiettivo mercato italiano
Accompagnato da Judith Raymond Mushi, l’ambasciatore ha quindi spiegato come “il governo della Tanzania sia interessato a intensificare i rapporti con il mercato italiano”, appoggiandosi a operatori specializzati fra i quali spicca il neonato iCreatours di Bergamo. Mario Angelo Vescovi, amministratore unico del t.o., ha  posto l’accento sull’offerta di una “Tanzania sconosciuta, ma assolutamente in linea con i desiderata di un target medio-alto, fatto soprattutto di coppie alla ricerca di un viaggio che al vero safari sappia unire l’esperienza a contatto con la popolazione locale e con la natura. “In Italia, al momento nessuno programma itinerari di questo tipo, che si concentrano sui parchi nel sud e nell’ovest del Paese. Grazie anche al supporto dell’ambasciata della Tanzania, il mio obiettivo è quello di far conoscere agli agenti di viaggio un prodotto diverso, di grande appeal”.

Quattro pacchetti alternativi
Quattro i pacchetti con i quali iCreatours comincia la sua avventura, tutti originali e modulari. “Da quello che prevede il pernottamento sull’isola di Rubondo e la visita dei parchi di Burigi e Biharamulo, a quello che associa Gombe e Katavi al soggiorno a Igoma, sul lago, e che prevede solo safari a piedi alla scoperta degli scimpanzè. E ancora, barra a sud, fra cascate, foresta e savana per visitare il parco dei monti Udzugwa e quello di Mikumi , dormendo sul mare  presso il parco nazionale di Saadani. Infine, Mafia, naturale alternativa a Zanzibar, da associare alla visita del parco del Selous”. In partenza e arrivo, l’esperienza viene completata dalla visita di Dar Es Salaam con guida parlante italiano.
“Un prodotto così specifico – chiude Vescovi – necessita di una formazione approfondita ed è per questo che organizzeremo webinar, roadshow e viaggi ad hoc per farci conoscere dgli adv italiani”.

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