Non solo la città di Barcellona, ma tutta la regione circostante. È così che Olga Sancho Izquierdo (nella foto), head of international tourist promotion per la Provincia di Barcellona, parte da questa idea per raccontare l'andamento della destinazione.
Il 2018 si è chiuso con un +6,9% sugli arrivi dall'Italia (576.972 visitatori) e una spesa turistica giornaliera di 258,80 euro pro-capite (+4%). Questi numeri collocano la Penisola al settimo posto all'interno della classifica globale che nonostante i mercati extraeuropei molto forti, continua a performare bene.
"I dati relativi a gennaio-maggio 2019 parlano di un +8,7% dei visitatori rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente", spiega Sancho Izquierdo. "La concentrazione nella stagione estiva è stata del 40% e il 78% dei turisti in arrivo dall'Italia ha scelto Barcellona per un city break".
Le novità per la promozione turistica si articolano in cinque direzioni volte a far scoprire il lato meno conosciuto di questa meta. Dal Modernism Pass, che include edifici in città e non solo lasciando fuori i celebri Parc Guell, Casa Batlló e Sagrada Familia, alla Barcelona wine week di inizio febbraio, passando per lo shopping in boutique di prodotti locali, lo spettacolo di Cirque du Soleil dedicato alla vita di Messi e diversi festival culturali di nicchia distanti dagli eventi più popolari.
Gaia Guarino
