Viaggi all’estero:
cosa deve aspettarsi
chi sceglie di uscire
dai nostri confini

15/06/2021
11:05
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Da una recente indagine Istat sulla voglia di viaggiare degli italiani, emerge che ci sono 11 milioni e mezzo di indecisi che stanno valutando la possibilità di effettuare una vacanza all’estero. È tuttavia necessario avere ben chiare le norme che regolano l’ingresso nei diversi Paesi, fermo restando che il Green pass europeo, in vigore dal 1 luglio, semplificherà le procedure almeno nei paesi dell’Ue. Mentre per il Regno Unito rimane l’obbligo di quarantena per 10 giorni, che diventano 5 se si effettua un test dopo un analogo periodo di autoisolamento.

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Grecia
In dettaglio, come riportato da La Stampa, chi sceglie la Grecia non dovrà sottostare a quarantena di una settimana ma dovrà produrre il risultato di un test molecolare eseguito 72 ore prima dell’ingresso nel Paese. In alternativa, il certificato di avvenuta vaccinazione con entrambe le dosi rilasciato 14 giorni dopo aver ricevuto l’ultima dose. Si accettano anche i vaccini Novavax, Sinovac, Sputnik e altri. Infine, è ammesso anche il certificato di avvenuta guarigione non più vecchio di 9 mesi o un test Pcr positivo di avvenuta guarigione eseguito fra 2 e 9 mesi dall’arrivo.

Francia
In Francia fino al 30 giugno resta in vigore il coprifuoco che va dalle 23 alle 6. Per entrare nel Paese serve un tampone eseguito 72 ore prima dell’arrivo e da qualche giorno si accetta anche il test antigenico e non solo molecolare.  Si entra nel Paese senza test solo se vaccinati da due settimane con Pfizer, Moderna e Astrazeneca, oppure 4 settimane dopo la somministrazione di Johnson&Johnson. Da compilare anche un modulo di autocertificazione.

Spagna
Anche in Spagna serve un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese ed è sufficiente un tampone rapido. Il certificato dovrà però essere in spagnolo o tradotto in inglese, tedesco o francese. E dal 1 luglio bisognerà compilare anche un modulo di controllo sanitario.

Croazia
Per stabilire le norme di ingresso, la Croazia si rifà alla mappa a colori sui livelli di rischio che ogni settimana viene pubblicata sul sito del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Chi arriva da una zona verde entra liberamente, mentre negli altri casi occorre aver completato la vaccinazione almeno 14 giorni prima dell’arrivo, o attestare di essere guariti da non più di 6 mesi o fornire un tampone negativo.

Il lungo raggio
Sul lungo raggio, chi sceglie ad esempio la Repubblica Dominicana, che ha riaperto gli aeroporti dal 1 luglio dello scorso anno, dovrà compilare un modulo online disponibile sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina. Dal 2 al 16 giugno il Governo dominicano ha decretato un coprifuoco con modalità diverse in base alle province.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, resta in vigore il divieto di ingresso per chi proviene dall’area Schengen. Restano svincolate dal divieto alcune particolari categorie di ingressi indicati come ‘di interesse nazionale’. Per i dettagli sulle norme in vigore  è comunque consigliabile riferirsi al sito Viaggiare sicuri della Farnesina.
La  Thailandia infine ha prorogato fino a nuovo ordine lo stato di emergenza e le frontiere restano chiuse salvo la possibilità di sottoporsi a quarantena di 14 giorni. E la misura vale anche per i vaccinati. Chi volesse comunque entrare in Thailandia deve mostrare la prenotazione in un hotel di Alternative State Quarantine e l’assicurazione anti-Covid con un massimale non inferiore a 100mila dollari.

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