L’assenza dei turisti russi ridisegna gli equilibri del Mediterraneo

05/04/2022
10:15
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Per la prossima estate, la tragedia in Ucraina avrà un impatto molto ampio sui paesi che dipendono dai visitatori russi.

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In particolare, come segnalato da TTG Media, Turchia, Egitto, Cipro e il Mediterraneo in generale erano abituati a ospitare milioni di russi  e ucraini ogni estate. Ma quest'anno le spiagge di Antalya o le boutique di Marbella non saranno le stesse, senza l’apporto dei turisti russi, penalizzati dalle restrizioni sui voli e dal crollo del rublo. In particolare, il cambio rispetto all’euro al momento indica un deprezzamento del 52% e rispetto al dollaro Usa addirittura del 64%.

La Turchia resta la destinazione turistica più importante per i russi, con sette milioni di visitatori nel 2019. Mabrian Travel Intelligence stima che prima del conflitto, tra la fine di febbraio e la fine di agosto fossero già stati venduti circa 1,99 milioni di posti aerei dalla Russia alla Turchia.
Sempre in base alla stima di Mabrian, in questo periodo solitamente gli Emirati Arabi Uniti avrebbero occupato 782.000 posti volo dal mercato russo, la Grecia 304.000, l'Egitto 283.000 e Cipro 235.000.

Thomas Cook ritiene che l'effetto a catena dell'invasione russa dell'Ucraina si farà sentire più avanti sul mercato britannico: "La Turchia è particolarmente colpita, ma spesso gli hotel apprezzati dai nostri clienti non sono gli stessi scelti dai russi - ha detto un portavoce di Thomas Cook -. Nelle prossime settimane penso assisteremo ad albergatori che vorranno offrire posti letto, in particolare in Turchia ed Egitto. E presto ci saranno offerte speciali, in particolare per la fine dell'estate. Medesimo discorso per i resort di fascia alta, ad esempio a Ibiza o Mykonos”.     

Gli enti per il turismo stanno valutando misure per compensare la prevista flessione dalla Russia. Nel 2019, poco più di 1,3 milioni di russi hanno visitato la Spagna, e l'assenza della Russia quest’anno obbligherà Turespaña a trovare una strategia per colmare il deficit. Dal canto suo, la Spagna ha cancellato il suo stand alla fiera del turismo Mitt di Mosca, oltre a tutte le attività promozionali per solidarietà all'Ucraina.

Un paese che subirà un duro colpo in proporzione è Cipro. Nel 2019, Cipro ha accolto quasi 782mila arrivi dalla Russia. Ai quali se ne sommano circa altri 200mila dall'Ucraina.     
Pantelis Ioannides, vice portavoce del Ministero del Turismo di Cipro, ha dichiarato: “Abbiamo in programma di colmare il divario da mercati come Regno Unito, Germania, Svezia, Israele, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Polonia e Ungheria, da cui avremo 20- 40 voli a settimana”.

Sunvil, specialista su Grecia e Cipro, sta osservando da vicino la situazione. Rachel Jelley, responsabile vendite e marketing, ha previsto un impatto maggiore su quest'ultimo. “Su Cipro ci sono legami molto più stretti e forte dipendenza dall'industria russa del turismo, principalmente concentrata negli hotel all inclusive". La Grecia subirà invece un impatto minore. "
Le cancellazioni dei viaggiatori russi e ucraini saranno facilmente ammortizzate grazie a elevati livelli di domanda da altri mercati di origine".     

La direttrice di Advantage Leisure Kelly Cookes ha affermato che non ci sono ancora prove significative di albergatori desiderosi di ripiazzare camere, ma ha aggiunto che a causa del conflitto c'è stato "sicuramente un cambiamento nella domanda dal Regno Unito per alcune destinazioni. La Turchia è diminuita, mentre la Spagna è cresciuta, quindi se questa tendenza continua, potrebbero esserci destinazioni più dipendenti dal mercato russo che cercano di ridurre i prezzi per invogliare i clienti stranieri".

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