Blocco dei visti Schengen ai turisti russi: l’Ue si divide

16/08/2022
12:03
 

L’Unione europea si divide sul turismo russo. Va allungandosi con il passare dei giorni l’elenco degli Stati membri che spingono per una stretta sul rilascio dei visti ai viaggiatori provenienti dalla Russia, così come rischiesto la scorsa settimana dalla premier finlandese Sanna Marin.

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Secondo Marin, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, “è sbagliato che i russi possano vivere come se non fosse successo nulla e andare in Europa da turisti”. Una posizione che ha trovato subito l’appoggio di Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e ora anche della Repubblica Ceca, che ha da poco iniziato il suo semestre di presidenza.

La richiesta
Questi Paesi spingono per uno stop al rilascio dei visti Schengen, ma il resto dell’Unione non sembra disposto ad appoggiare la stretta.

I contrari
Serve buon senso”, ha dichiarato nei giorni scorsi il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Questa è la guerra di Putin e per questo non concordo con l’idea”, ha precisato, riporta eruopa.today.it. Scholz ha sottolineato come le restrizioni debbano essere indirizzate verso chi prende le decisioni e non ricadere sulla popolazione.

Le prime restrizioni
Intanto, però, diversi Governi hanno deciso di muoversi in autonomia. Da tempo Lettonia, Lituania e Polonia hanno vietato l’ingresso ai russi in possesso di visto Schengen e l’Estonia si appresta a fare lo stesso a partire dal 18 agosto. Secondo la prima ministra estone Kaja Kallas visitare l'Europa sarebbe “un privilegio, non un diritto umano”.


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