La sorpresa Caraibi
Prima meta al mondo

30/01/2024
08:34
 

In un anno che sembrava dominato dall’Europa e dal ritorno dei flussi turistici in massa verso il Vecchio Continente, dopo gli anni della pandemia che aveva bloccato la maggior parte dei viaggi a lungo raggio, dall’altra parte del globo una destinazione ha fatto ‘il colpo grosso’ e si è portata a casa la palma di migliore meta dell’anno.

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Sono i Caraibi, che secondo il Global Travel Trends Report 2023 di ForwardKeys sono stati la destinazione a più forte ripresa nel dopo pandemia. Se, infatti, il resto del mondo nel 2023 ancora è in ritardo di un -13% rispetto ai dati 2019, i Carabi, pur rimanendo sotto i numeri dell’ultimo anno pre-pandemico, hanno comunque spuntato un -5%, un risultato di tutto rispetto per una destinazione che sembrava essere un po’ dimenticata, soprattutto dai turisti europei.

I motivi del successo
A sostenere la crescita delle isole caraibiche nel 2023 è stato soprattutto il mercato del Nord America, con il quale il dialogo non si è mai interrotto, neppure durante gli anni bui della pandemia.

Il segreto del successo, secondo ForwardKeys, è stata proprio la capacità di ‘trattenere’ i turisti che, nel corso della pandemia, trovavano più semplice recarsi nell’area caraibica piuttosto che nelle destinazioni overseas. Messico e Repubblica Dominicana, ma anche Bahamas e Puerto Rico hanno beneficiato di questi flussi.

L’Europa ha recitato un ruolo da gregario, e questo suscita qualche preoccupazione per il nuovo anno. La crisi economica che si prevede investirà gli Usa, infatti, rischia di vanificare la crescita fatta registrare finora dalle isole dell’area.

Anche se i segnali sono contrastanti: a fronte delle preoccupazioni per la tenuta economica del mercato di riferimento, è solo di qualche giorno fa l’annuncio che NCL ha deciso di terminare la stagione nel Mediterraneo per il 2024 con la fine di settembre per spostare le sue due unità che operano sul Mare Nostrum nei Caraibi già da ottobre. La decisione è stata presa per l’incremento della domanda di crociere nell’area caraibica, segno che gli effetti della prevista crisi non sono ancora partiti.


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