Il turismo religioso cala del 24% mentre aumenta del 35 il comparto crocieristico: il 2011 ha fatto segnare una profonda trasformazione sulle motivazioni del viaggio per gli italiani in Israele.
“Molte aziende del settore crocieristico hanno diminuito le rotte in Egitto e Tunisia favorendo Israele – spiega Tzvi Lotan, consigliere per gli affari turistici dell'Ambasciata d'Israele – e, oltre a fermarsi più giorni sulle nostre coste, l'esperienza induce spesso i turisti a tornare nel nostro Paese”. Per quanto riguarda il mercato globale, il 2011 del turismo israeliano si è chiuso con 3,4 milioni di visitatori, in linea con l'anno precedente.
L'ente del Turismo si impegnerà per tutto il 2012 in varie campagne promozionali e su uno spot televisivo che andrà in onda nella seconda metà dell'anno: “Punteremo sulla promozione dei city break, più giovani a Tel Aviv, culturali a Gerusalemme e del turismo ecologico nel deserto. Nel 2010 è stato stanziato un milione e 200mila euro, speriamo la cifra venga confermata”.
Israele continua a puntare sulla collaborazione fattiva con gli operatori italiani: “L'anno scorso abbiamo visitato personalmente 1500 agenzie e stiamo implementando il nostro sito web con tutte le offerte e le proposte dei t.o. In più continueramo ad organizzare fam trip e press trip”.