Il Pow Wow di Brand Usa: ente unico per gli States

di Stefano Gianuario
06/05/2012
10:17
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Tutti uniti sotto la grande bandiera a stelle e strisce. Dopo oltre due anni di lavoro Brand Usa diventa realtà e gli States sono pronti a far conoscere al mondo il nuovo marchio di promozione unica.

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L’edizione 2012 del Pow Wow, ospitata a Los Angeles, viene definita dai signori del turismo statunitense come una ‘milestone’, che segna un passaggio definitivo per l’industria dei viaggi negli Usa.

“Non abbiamo mai avuto un ente di coordinamento nazionale per il turismo - ammette il chairman di Brand Usa, Stephen Cloobeck -, ma da oggi le cose cambiano”. Si parte dalla nuova campagna, trainata dal claim e dalla canzone ‘Come and find your land of dreams’, interpretata da Rosanne Cash, che punta a racchiudere “il messaggio di benvenuto che diamo a tutto il mondo, reso unico da un linguaggio universale, come la musica”, puntualizza il ceo Jim Evans.

Solo per i primi tre mesi di campagna sono stati stanziati 12,3 milioni di dollari, per le prime tappe nei mercati tradizionali, come Regno Unito, Giappone e Canada, a cui vanno ad aggiungersi i nuovi riferimenti per il turismo Usa, Brasile, Cina e Corea del Sud, il tutto “senza dimenticarsi dei vecchi amici”, come intendono i membri del tourism board di Brand Usa alludendo ai bacini del Vecchio Continente tra cui Italia, Francia e Germania.

Corre su binari paralleli il lavoro di U.s. Travel Association, che si occuperà di “aiutare i viaggiatori a visitare più facilmente gli Usa, con procedure semplificate per l’ingresso e spingendo su compagnie e aeroporti per aumentare i voli diretti dai vari bacini emissori”, puntualizza il presidente Roger Dow che aggiunge: “Con 153 miliardi di dollari e 14,4 milioni di posti di lavoro siamo una delle industrie più importanti del Paese. Con Usa Brand ci impegneremo a esaudire la richiesta del presidente Obama: far diventare gli Usa la prima destinazione turistica al mondo”.

In questa partita l’Italia gioca ancora un ruolo decisivo. Sui 62 milioni di turisti internazionali, la Penisola contribuisce con circa 900mila unità, dato che nel 2012, visto il trend a più 1,6 per cento del primo trimestre, potrebbe toccare il milione. “Nonostante una leggera flessione a inizio anno - precisa Massimo Loquenzi, rappresentante per l’Italia di U.s. Travel Association -, i dati per l’alta stagione sono incoraggianti. Siamo certi che Brand Usa farà un ottimo lavoro”. Ago della bilancia potrebbe essere l’introduzione di voli diretti, come sottolinea il marketing director dell’aeroporto di San Francisco, Charles Schuler. “Molti italiani si fermano solo a New York: vediamo la differenza tra avere o meno i collegamenti diretti”: come a dire che la sfida è lanciata. E alle compagnie spetta dare una risposta.

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