Croazia, una meta dalle grandi ambizioni

09/06/2012
16:45
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Isole, riviera ed entroterra: pur essendo un Paese non eccessivamente esteso, la Croazia può presentare un ampio ventaglio di offerta turistica e rispondere, quindi, alle esigenze di diversi target di viaggiatori.

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Una destinazione che ha sicuramente fatto un balzo in avanti negli ultimi tempi e che nel 2011 ha visto crescere i turisti italiani del 13 per cento rispetto all’anno precedente. Con 1 milione 150mila presenze e 5 milioni di pernottamenti, gli italiani si classificano al terzo posto come mercato emissore, preceduti soltanto dai tedeschi e dagli sloveni.

“Nell’ultimo decennio il Paese è cresciuto molto per quanto riguarda il turismo - ammette Dario Matosevic, direttore dell’Ente nazionale croato per il Turismo -. Il nostro punto di forza è sicuramente l’offerta mare, ma ultimamente si sta sviluppando anche un tipo di turismo di qualità, interessato anche all’entroterra croato e all’enogastronomia”.

Con 1.777 chilometri di costa, 1.244 isole e 15mila nuovi ormeggi, la Croazia è sicuramente la meta prediletta da chi cerca una vacanza balneare. Sono soprattutto gli appassionati dei viaggi in barca che possono godere appieno dell’offerta naturalistica delle coste croate. Natura selvaggia si può trovare ancora nel Nord della Croazia, in particolare nel Golfo del Quarnaro, che racchiude alcune tra le isole più grandi della Paese, come Krk e Rab. Ed è su quest’ultima isola che ha avuto inizio e si è poi sviluppato un turismo di nicchia all’insegna del naturismo.

Le peculiarità dell’entroterra
Man mano che dal Quarnaro ci si avvicina all’Istria la natura lascia spazio al paesaggio abitato: sosta d’obbligo è quella per visitare la cittadina di Opatija, con il Parco di San Jacopo, il convento, la chiesa e il lungo mare, che, con i suoi 11 chilometri di passeggiata, è uno dei più turistici dell’Adriatico. “Ma anche chi cerca una vacanza all’insegna dell’ecoturismo o dello sport - prosegue Matosevic - può trovare in Croazia quello che cerca: abbiamo 8 parchi nazionali, 7 luoghi sotto la protezione dell’Unesco, valori etnografici preservati e festival legati al folklore locale”.

Particolarmente attrattivo nella direzione di un turismo di tipo sostenibile è l’entroterra istriano, dove è possibile effettuare escursioni enogastronomiche e vacanze all’insegna del relax. O ancora, cittadine di mare, ma che offrono anche la possibilità di un soggiorno culturale, come Porec, sulla costa istriana, con il centro storico affacciato sul mare, dove è racchiusa la basilica del vescovo Eufrasio, risalente all’epoca bizantina, dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco.

Obiettivo 2013: l’ingresso nella Ue
Ed è proprio la carta della qualità e del turismo sostenibile quella su cui punta l’ente del turismo croato per promuovere il Paese, anche in vista dell’entrata della Croazia, a partire dal 1° luglio 2013, all’interno dell’Unione europea. “Una destinazione sicura - conferma ancora Matosevic -, perfetta per giovani coppie, ma anche adatta al target famiglie, così come ad una clientela più anziana, o ancora ai giovani”.

Ed è proprio a questa porzione di clientela che l’ente vuole rivolgersi aumentando i propri investimenti sui social network. “La nostra pagina Facebook - ricorda il direttore -  sta avendo un grande successo. Abbiamo più di 400mila utenti che ci seguono, molti dei quali sono attivi e inseriscono foto, commenti e reportage di viaggio con le esperienze vissute in Croazia. Una straordinaria opportunità di diffondere il passaparola sulle attrattive naturalistiche e culturali del nostro Paese.Inoltre recentemente abbiamo lanciato un’applicazione gratuita per smartphone che aiuta i visitatori a pianificare il viaggio e a orientarsi meglio a destinazione”.

La riqualificazione
Sul fronte del ricettivo, invece, continua l’opera di riqualificazione delle strutture. Il Paese dispone ora di 26 alberghi a 5 stelle, 175 a 4 e 315 a 3. Con un’offerta alberghiera di 200mila posti letto, di tutte le categorie, la Croazia sta scoprendo sempre più un tipo di ricettività legata all’agriturismo, che si va ad aggiungere a quella già più radicata delle case in affitto, un tipo di soluzione particolarmente apprezzata dal turista italiano, soprattutto se viaggia in compagnia dei famigliari. Per quanto riguarda, invece, il bt, le destinazioni congressuali più importanti sono in Istria, a Zagabria, ad Abbazia, a Spalato e Dubrovnik.

La capitale, Zagabria, rimane ancora poco conosciuta, sia per la scarsità di collegamenti aerei, sia perché parzialmente offuscata dall’offerta turistica legata alle destinazioni balneari. “Sicuramente un punto su cui dovremo lavorare nel prossimo futuro è l’offerta voli - ammette Matoevic -, soprattutto per quanto riguarda i vettori low cost: per il momento abbiamo un collegamento di questo tipo tra Milano e Spalato, ma speriamo che si aggiunga anche il Milano-Zagabria”. Situazione migliore, invece, sul fronte dei collegamenti marittimi, particolarmente attivi sono infatti i porti di Zara, Dubrovnik e Spalato.

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