Il Portogallo si concentra sulla fascia alta, il segmento è in tenuta

21/06/2012
12:43
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"Il turismo è fondamentale per la ripresa dell'economia portoghese e il riequilibrio dei nostri conti. L'importante, in un momento di difficoltà come questo, è di non svendere la destinazione".

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Carlos Costa, presidente della Banca del Portogallo e membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, non ha dubbi: il suo Paese non deve cedere alla tentazione del turismo di massa, ma anzi deve concentrarsi sulla fascia alta di clientela, sviluppando il network di prodotti di lusso per ottenere i maggiori benefici economici possibili.

In effetti, nonostante i gravi problemi economici che stanno affliggendo il Portogallo e che lo hanno costretto ad accettare un prestito di 78 miliardi di euro da parte del Fondo Monetario Internazionale, l'industria dei viaggi continua a registrare buoni risultati.

Il settore rappresenta ormai un decimo dell'economia portoghese e, secondo Costa, è giunto il momento giusto per valorizzarlo: "Questa è la sfida da affrontare - conclude -: sfruttare gli investimenti a più alto valore aggiunto senza cedere sul fronte della qualità e dei servizi".

Il turismo contribuisce al 9,2 per cento del Pil del Paese e dà lavoro all'8,2 per cento della popolazione. Nel 2011, il Portogallo ha ospitato 7,4 milioni di turisti contro i 6,8 milioni dell'anno precedente. I primi cinque mercati emissori sono Spagna, Gran Bretagna, Germania, Francia e Brasile, ma sta salendo anche la componente asiatica, con l'India che riporta cifre in costante crescita.

Grazie, poi, al nuovo volo diretto Dubai-Lisbona di Emirates che partirà dal 9 luglio, si prevede che il numero di turisti provenienti dalla regione del Golfo possa arrivare a superare le 100mila unità.

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