Supera i 34 milioni di dollari lo stanziamento che Uhuru Knyatta, il presidente del Kenya, ha promesso di dedicare al settore del turismo, per recuperare le quote di mercato perdute nella prima parte dell'anno.
Il presidente ha rassicurato i player del settore sull'intenzione del governo di promuovere la destinazione con una campagna di marketing di forte impatto, che avrà l'obiettivo di consolidare la conoscenza delle mete più mature e sviluppare quella delle destinazioni emergenti, aumentando il flusso turistico sulla costa e nei safari park.
L'obiettivo del Kenya è di arrivare a ospitare, nel giro del prossimo quinquennio, cinque milioni di visitatori l'anno. La promessa del presidente è stata interpretata come una risposta diretta alla crescente preoccupazione del settore pubblico e privato per la stagnazione dell'inbound nel Paese e la scarsità dei fondi destinati al comparto, insufficienti per mettere in atto la campagna di recupero già pianificata dal Kenya Tourism Board.
Dopo il calo del primo semestre, i player si attendono un buon recupero dell'inbound per la seconda parte dell'anno. Tra i mercati che il Kenya sta cercando di intercettare c'è anche quello cinese: "Se riuscissimo a convincere a venire nel nostro Paese anche solo l'1 per cento di 1,3 miliardi di cinesi potremmo realizzare in nostri obiettivi annuali" ha detto Kenyatta.
Secondo il Kenya Tourism Board il mercato cinese è cresciuto del 10 per cento nel 2012, registrando più di 41.300 visitatori. Secondo il Ministero del Turismo, tra i bacini emissori asiatici il principale è l'India che, nel 2012, ha riportato un incremento del 4 per cento rispetto al 2011.
