La crescita del Kenya passa dai dettaglianti

di Amina D'Addario
30/12/2013
16:04
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Puntare sulla formazione delle agenzie e sulle sinergie con gli operatori.

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Questa la strada seguita in Italia dal Tourism Board del Kenya per accrescere la conoscenza della destinazione e ampliare lo spettro dell'offerta. "Il Paese - sottolinea la responsabile per l'Italia del Kenya Tourism Board, Serena Valle - è ancora venduto molto al di sotto delle sue reali potenzialità ed è quindi fondamentale puntare sulla formazione delle adv, anello di congiunzione con la clientela".

Proprio ai dettaglianti è rivolto il calendario di incontri formativi organizzati a fine mese in collaborazione con gli operatori che hanno almeno 5 destinazioni del Kenya in catalogo. "Non sarà un workshop nel senso tradizionale del termine - spiega la responsabile - ma una vera e propria presentazione della meta e dei suoi prodotti". Ad essere coinvolte nella prima tornata di incontri, 10 città del Nord Italia, mentre un secondo calendario di appuntamenti attraverserà a partire da giugno il Centro e il Sud Italia.

Ma se sul fronte del marketing si lavora per conquistare la fiducia del trade, non sono trascurabili gli investimenti del governo nel campo dell'hôtellerie. "Il Paese - evidenzia Valle - si sta impegnando per aumentare la qualità dell'offerta ricettiva e oggi sono numerosi gli imprenditori e le catene alberghiere che stanno investendo sia nelle città che sui centri di interesse turistico". Ultimi ad aprire in ordine di tempo, il luxury lodge nel Masai Mara del patron dell'impero Virgin Richard Branson e il Villa Rosa Kempinski di Nairobi.

A livello globale, il traguardo del Paese è di triplicare entro il 2017 gli arrivi, passando da 1.236.024 unità del 2012 a 3 milioni.

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