Diminuiscono i viaggi turistici verso la Russia: i tour operator di vari Paesi stanno infatti rinunciando ai pacchetti già prenotati, a causa della crisi ucraina. Per il momento, invece, tengono bene i viaggi degli italiani, dato che non si sono ancor verificate rinunce da parte dei t.o. del nostro Paese.
Alcuni Stati rinunciano ai viaggi in Russia per motivi ideologici, altri lo fanno per questioni legate alla propria incolumità e al livello di sicurezza del Paese.
Più di tutti annullano i pacchetti turistici, quasi al 100 per cento, i cittadini polacchi, seguiti da finlandesi, statunitensi e brasiliani.
I giapponesi, invece, inviano gruppi ridotti, mentre gli albanesi chiedono, in caso dello scoppio del conflitto, la copertura assicurativa e il risarcimento del cento per cento come circostanza di forza maggiore dovuta alla guerra.
